Anche se non ne siamo pienamente consapevoli, noi con i batteri conviviamo da sempre. Anzi, loro ci hanno precedutoperché esistevano già prima di noi e sopravviveranno sicuramente a noi.
Pensate che io, oltre che a conviverci, ci devo anche lavorare e, tutti i giorni, li guardo da molto vicino. Devo dire però che come compagni di lavoro non sono male perchè mi stupiscono sempre, non parlano e non devo fare a turno con loro per le ferie!
Alla fine poi ci somigliano. Infatti, tra di loro parlano (a modo loro s’intende), sono competitivi, hanno bisogno di mangiare, di bere e di respirare (sul fatto della respirazione ho semplificato un pochino), si riproducono ma solo se sono in condizioni ottimali (anche in questo sono molto più furbi di noi). Si difendono e hanno armi micidiali pur di averla vinta loro.
Sono proprio le loro armi a spaventarci tanto. Loro sono invisibili al nostro occhio ma sono potentissimi.
In natura però vince sempre l’equilibrio. In un sistema perfetto, rispettoso della naturalità delle cose, ci sarebbero meno problemi. Il nostro sistema immunitario reagirebbe in maniera corretta e non sconsiderata e la nostra convivenza con i batteri sarebbe più agevole.
Ma cos’è che rompe questo equilibrio?
L’ambiente uterino è ritenuto sterile. Durante il parto naturale,il bambino viene a contatto con la mucosa vaginale e con l’ano della propria madre. La natura però pensa sempre a tutto e, prima del parto, arricchisce le cellule della vagina di glicogeno che serve a nutrire speciali batteri che saranno utili al bambino per difendersi da altri batteri. Se tutto procede per il meglio, i bambini fortunati potranno beneficiare subito del contatto con la pelle della madre e, con l’attaccamento al seno incontreranno i bifidobatteri. Già con questo passaggio i bambini hanno tutto il corredo necessario di germi per iniziare a vivere.
Crescendo, i bambini useranno la bocca per esplorare il Mondo e riusciranno spesso a farla franca quando la mamma cercherà di disinfettare qualche oggetto caduto in terra. I più fortunati potranno crescere con l’affetto di uno o più animali domestici che non mancheranno di dimostrare i loro sentimenti con qualche leccatina.
Se nella vita di questi bambini non capiterà qualche antibiotico prescritto a caso…il sistema immunitario ne risulterà equilibrato e capace di reagire contro quei batteri che causano le malattie. Invece, un sistema immunitario non equilibrato, reagisce molto violentemente contro sostanze che causano allergie o si confonde aggredendo le cellule del corpo del quale fa parte dando origine a patologie autoimmuni.
Chiaramente la dieta influenzerà il corredo personale di batteri… Pensate che, negli ultimi anni dell’800 Louis Pasteur aveva ipotizzato che dando un cibo sterile ad un animale domestico, questo, sarebbe morto. In epoca più recente, è stato dimostrato che i topi nati e cresciuti in ambiente sterile con cibo sterile, sono si sopravvissuti ma i loro organi non si sono sviluppati correttamente come il loro sistema immunitario.
Il nostro sistema immunitario si è sviluppato in un ambiente nel quale l’uomo era a contatto con la terra e gli animali. Il tasso di sopravvivenza infantile era molto più basso rispetto ad ora ma i sopravvissuti arrivavano serenamente e in salute a godersi la vecchiaia.
La mancanza di contatto con i batteri favorisce l’insorgenza di malattie. Pensate che i bambini nati con il parto cesareo soffrono più frequentemente di asma e allergie e si ammalano un po’ di più di diabete. Inoltre è stato ampiamente dimostrato che il trattamento precoce con antibiotici è associato ad una maggiore frequenza di asma e di malattie infiammatorie croniche dell’intestino.
La paura dei batteri ha portato all’abuso di antibiotici.
Diversi studi hanno dimostrato che i bambini che hanno molti contatti con altri bambini si ammalano meno così come quelli che hanno fratelli maggiori e che frequentare il nido nei primi sei mesi dimezza il rischio di asma.
La possibilità che ci sia un collegamento tra asma e leucemie genera pareri contrastanti ma le due malattie hanno una causa in comune, la mancanza di microbi che moderano il sistema immunitario.
Quello che possiamo fare è non eccedere con l’igiene e lasciare che i bambini giochino con la terra, che stiano a contatto con gli animali, che si sporchino…possiamo evitare che mangino cibo industriale sterile cucinando per loro cose semplici.
Insomma, non lasciamo che la paura ci faccia fare cose sconsiderate, non cerchiamo di controllare tutto e tutti e prima di dare o prendere un antibiotico, assicuriamoci che sia veramente necessario.
Laura Faedda
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