Se vi siete persi il mio articolo “Perché non si conservano i cibi cotti a temperatura ambiente?” vi consiglio di leggerlo prima di questo. Se lo avete già letto andiamo subito al punto!

Se è vero che con certi tipi di cottura non uccidiamo tutti i batteri e che il cibo cotto si può ricontaminare…dobbiamo considerare che il riscaldamento, in genere, non arriva a temperature alte e magari non uniformemente in tutto il cibo.

Poniamo il caso che abbiamo conservato parte della cena per il giorno dopo.

Fonte: http://pin.it/MtS1lY_

Durante la cena, la pietanza avanzata è stata sulla nostra tavola per tutta la durata della cena. Una volta raffreddata è stata riposta in frigorifero. Intanto la carica batterica è aumentata…

Il giorno dopo è stata riscaldata sino ad una temperatura gradevole per il nostro palato ma anche per i batteri che se nel frigo si erano un po’ storditi, adesso con un bel calduccio… non pensano altro che a riprodursi!

Noi mangiamo e ci avanza di nuovo del cibo…rimettiamo tutto nel frigo e tutto si ripete da capo. Peccato che di volta in volta la carica batterica aumenta sempre di più.

Per ovviare a questo inconveniente è meglio riscaldare solo la porzione che si pensa di consumare e non tutto il piatto da portata.

Vorrei precisare anche una cosa fondamentale che riguarda la conservazione e che spesso viene ignorata.

Congelando non ucciderete i batteri e proprio per questo NON SI SCONGELA A TEMPERATURA AMBIENTE! Ma se vorrete affronterò l’argomento in un prossimo articolo…

Laura Faedda