Interrompo la soap opera “batteri che complicano la vita quotidiana a noi umani” con un post in onore della mia amica e socia di blog Laura, sarda verace, parlandovi di una pianta che è un simbolo della Sardegna, il Mirto.

Il Mirtus communis, appartenente alla famiglia delle Mirtacee, è una pianta legnosa delle dimensioni di un arbusto sempreverde.

Qualche anno fa decisi di piantare lungo il vialetto del mio giardino il Mirto proprio per le sue caratteristiche perchè è un sempreverde molto resistente, in estate sui suoi rami sbocciano fiorellini bianchi ricchissimi di stami molto profumati e in autunno si riveste di bellissime bacche di colore blu scuro tendente al nero, insomma, ha sempre qualcosa di bello da offrirti in ogni stagione, proprio come Laura 😉

In realtà, quando la scelsi per ornare il mio giardino, non avevo pensato anche a tutte le PROPRIETA’ che possiede:

  • l’olio essenziale è un potente antisettico delle vie respiratorie
  • l’infuso di foglie è un astringente
  • le bacche, usate per produrre un liquore, hanno un potere digestivo

In CUCINA: le foglie possono essere raccolte quando se ne ha la necessità come aroma per insaporire soprattutto arrosti di carne, invece con le bacche si produce il famoso vino liquoroso.

In FITOTERAPIA: si può fare un “INFUSO DI MIRTOper combattere il raffreddore con

20 g di foglie di mirto sbriciolate

5 g di calaminta

10 g di camomilla

10 g di ambrosia (attenzione perchè molte persone sono allergiche)

5 g di tanaceto

2 dl di acqua

mescolate le erbe, immegetene 3 cucchiaini in acqua bollente e lasciate in infusione 30 minuti. Filtrate e bevete 3 volte al giorno.

Una piccola curiosità è che le bacche possono essere usate al posto del PEPE

Un’altra “chicca” è che potete usare i fiori come pot-pourri e creare sacchettini profumati da mettere nell’armadio.

Quindi se volete abbellire il vostro giardino con un sempreverde e non sapete cosa scegliere, vi consiglio vivamente il Mirto!

Ora vi saluto, scappo a preparare il liquore con le bacche che ho raccolto oggi usando la ricetta gentilmente concessa dalla mamma di Laura.

Alla prossima

Samantha

Fotografia: Samantha Napoli, do not copy or use without permission
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