Questo post nasce dopo numerose discussioni più o meno vivaci sull’argomento delle intolleranze alimentari.
Attualmente ci sono soltanto due intolleranze riconosciute dalla medicina tradizionale e queste sono l’intolleranza al glutine e al lattosio.
I test che si utilizzano sono riconosciuti come validi e affidabili perché danno risultati RIPETIBILI cosa che non è in alcun modo assicurata da altri numerosi test che non sono considerati attendibili.
Purtroppo l’utilizzo di test alternativi da parte di NON MEDICI convince le persone di essere intolleranti a numerosissimi alimenti e le porta ad escludere pericolosamente dalla dieta nutrienti fondamentali compromettendo anche la vita sociale.
Tuttavia l’aspetto più importante è che smettendo di assumere un certo alimento, si perde nel tempo la capacità di digerirlo con notevoli problemi in caso di reintroduzione.
Questi test spesso sono degli specchietti per le allodole con un pessimo rapporto qualità-prezzo ma venduti benissimo.
Spesso facendo un semplice calcolo delle probabilità si otterrebbe lo stesso risultato. Non a caso conosco moltissime persone tutte intolleranti agli stessi alimenti.
Le persone lamentano sintomi generici come emicrania e stanchezza cronica ecc che, venendo attribuiti con leggerezza ad una intolleranza, rischiano di essere campanelli d’allarme inascoltati di altre patologie.
Nella maggior parte dei casi le intolleranze infondate si tramutano in coliti non diagnosticate.
Un’altro aspetto sconcertante è l’affermare di essere intolleranti ad alimenti complessi e non ad una proteina ad esempio. Questo è completamente privo di senso. Ma avete idea delle privazioni che deriverebbero da una cosa del genere?
Per esempio: essere intolleranti al lattosio non è la stessa cosa che essere “intolleranti al formaggio”.
Il lattosio non è praticamente più presente in formaggi molto stagionati come il Parmigiano Reggiano (quindi si può mangiare) ma è presente nel latte e altri derivati a prescindere dalla specie produttrice di latte.
Se una persona mangia il formaggio e si sente male, potrebbe essere intollerante (al lattosio) o allergico ad esempio alle proteine vaccine ma non a quelle caprine quindi non deve escludere tutti i formaggi.
La differenza è davvero notevole, non trovate? È importantissimo sapere a cosa esattamente si è intolleranti o allergici, a quale componente di un alimento e NON a quale alimento.
Più escludiamo degli alimenti e più peggioriamo la situazione innescando anche una certa avversione psicologica.
Naturalmente, escludendo tantissime classi di alimenti (non a caso i più appetibili e per questo consumati spesso in eccesso) ci si sente subito alleggeriti e si pensa di aver trovato la causa del male.
Ci sono persone giovanissime ridotte a mangiare praticamente riso bollito, verdure e poco altro. Dopo tanto tempo così non si è più in grado di digerire un pasto normale e credetemi, non c’entrano nulla le tossine tanto nominate dagli PSEUDO-MEDICI che le tirano sempre in ballo mai specificando di quali tossine si tratta, di come agiscono, quali organi colpiscono ecc.
Certo è che questi professionisti sono maghi del marketing che forniscono alle persone le risposte che queste vogliono sentirsi dare. Non importa se quello che dicono non ha fondamento. È come il mistero della fede. Credi alla persona a prescindere dal senso di quello che dice.
Prima di escludere dalla dieta determinati alimenti è meglio farsi visitare da UN MEDICO che grazie ad una corretta anamnesi, ad una indagine strumentale e una dieta ad esclusione ben fatta sarà in grado di condurvi per la giusta strada accertando un’intolleranza o un’allergia.
Non è escluso che un giusto percorso possa prevedere una reintroduzione graduale della sostanza incriminata per una soluzione del problema.
Comunque, vista la complessità dell’argomento, io e Samantha scriveremo ancora su allergie e intolleranze in campo alimentare portando esempi che potrebbero essere utili per chiarire la situazione.
Laura Faedda
3 marzo 2017 at 23:50
Credo che ci siamo lasciati prendere un po’ la mano da questo discorso sulle intolleranze e condivido il tuo scritto…anche questo sta diventando, a suo modo, un business. Io sono sicuro di essere intollerante ai rompiballe ed agli ipocriti…non ho fatto il test ma lo so per certo… 😉 Ciao Lauretta!
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3 marzo 2017 at 23:52
Io sono allergica agli imbroglioni che non hanno scrupoli di fare più danni della grandine!
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3 marzo 2017 at 23:53
azzzzz mi sa che pure io lo sono…che faccio, prendo un antistaminico? 🙂
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3 marzo 2017 at 23:55
Prova ma dovrai assumerlo a vita perché crescono come funghi!
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3 marzo 2017 at 23:56
allora evito i lieviti…sembra un gioco di parole…se li conosci…lieviti ehehehe
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3 marzo 2017 at 23:56
😂😂😂😂😂
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3 marzo 2017 at 23:57
🙂
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8 settembre 2017 at 17:50
🙂
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4 marzo 2017 at 17:37
Io sono scandalizzata dala faccia tosta e dalla mancanza di scrupoli di questi pseudo medici, che spesso, anno dopo anno, intolleranza dopo in tolleranza, si mangiano, oltre ai soldi, anche una buona fetta di vita. dei loro affezionati clienti; riducendoli pelle e ossa. Non esagero, perché so di una donna “intollerante” dapprima al glutine, che si è vista proibire, visita dopo visita, tutti i tipi grano o riso. Poiché i suoi sintomi perduravano, le è stata “diagnosticata” l’intolleranza al lattosio, con la conseguente eliminazione di TUTTI i formaggi. Io sono biologa e testardamente cerco di spiegare la differenza fra il test medico e quel “test” proposti dai “naturopati” ma non vengo mai ascoltata.
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4 marzo 2017 at 17:55
Cara Silvia allora unisciti a noi inascoltati. Poi capita sempre che ci conosce personalmente ci ascolta ancora di meno perché parlare gratis non ha valore. Farsi strapagare per dire cavolate invece funziona benissimo!
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4 marzo 2017 at 20:48
Deve essere proprio così! Ma non riesco proprio a capire perché moltissime persone, anche con cultura a livello universitario, cosa che in teoria dovrebbe aiutare, preferiscano i ciarlatani ai professionisti. Sai che cosa ti dico? Forse dovremmo curare di più la nostra immagine!
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5 marzo 2017 at 2:19
Dobbiamo diventare delle abili manipolatrici, ha più importanza che essere preparate. Ho notato che più rispondi in maniera scientifica a certe persone e peggio è…evidentemente è più facile credere a certe cose che ragionare! Laura
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