Viaggiando in treno ogni giorno mi capita di ascoltare discorsi di tutti i tipi, a volte ti maledici per esserti dimenticata le cuffiette , altre invece, togli uno dei due auricolari proprio per ascoltare meglio un discorso che sembra interessante. Proprio l’altro giorno mi è capitato di sentire un dialogo tra due donne che ha attirato la mia attenzione:
Una diceva all’altra: “come sei mal presa!!!”
L’altra: “eh sì, ho avuto l’influenza (chissà se era veramente influenza) e questa tosse è da due settimane che me la trascino, eppure HO PRESO DI TUTTO!!Tachipirina, Vivin C antibiotico…ora farò un pò di areosol!”
L’altra, con atteggiamento da medico mancato: “ma noooo, quando hai l’influenza devi prendere solo ibuprofene, la tachipirina non bisogna assolutamente prenderla, la febbre è meglio che faccia il suo corso, piuttosto prenditi un Efferalgan!”
Ed io, che stavo ascoltando con aria indifferente ma attenta ho pensato sorridendo tra me e me: ” peccato che Efferalgan e Tachipirina siano la stessa cosa ma con nomi differenti!”
Questo è uno dei tanti aneddoti che mi hanno dato l’ennesima conferma sulla confusione che dilaga tra le persone, che difficilmente distinguono tra un banale raffreddore e l’influenza e tra l’uso di Tachipirina o Ibuprofene!
Ma che differenza c’è tra Ibuprofene e Tachipirina? Premesso che non voglio invadere il campo medico e neppure quello farmaceutico ma cercherò di mettere in chiaro alcuni punti essenziali che si dovrebbero conoscere per gestire, senza commettere errori grossolani, i nostri malanni di stagione:
IBUPROFENE: (es. Moment e Brufen) è un FANS cioè un antinfiammatorio non steroideo ed agisce inibendo le ciclossigenasi (responsabili della sintesi delle prostaglandine, mediatori sia del processo infiammatorio che del dolore) , ha un’azione antinfiammatoria e antipiastrinica. Si consiglia di usarlo nel trattamento di mal di testa, mal di denti, dolori mestruali e dolori osteoarticolari.
TACHIPIRINA: o paracetamolo, inibisce anch’esso le ciclossigenasi ma solo a livello del Sistema Nervoso Centrale quindi ha un effetto antidolorifico e antipiretico, usato per trattare febbre e dolore lieve o moderato e forme virali da raffreddamento.
Entrambi sono analgesici e antipireticima il paracetamolo (o tachipirina) NON è un antinfiammatorio.
Tra i due farmaci è meglio assumere il paracetamolo nel trattamento di stati febbrili e di dolore lieve, soprattutto nei bambini, anziani, donne in stato di gravidanza o persone con problemi di coagulazione. Inoltre il paracetamolo può essere assunto anche a stomaco vuoto a differenza dell’ibuprofene che è gastrolesivo e andrebbe usato solo nel caso di forte sintomatologia e di processi infiammatori acuti o cronici.
Vorrei comunque ricordarvi che è vero che la parola “farmaco” significa rimedio ma è anche altrettanto vero che significa veleno quindi assumete farmaci con cautela e sempre dopo aver informato il vostro medico curante.
Vi saluto suggerendo un’alternativa naturale rivolgendomi soprattutto alle donne: se avete dolori mestruali, invece di ricorrere subito all’ibuprofene, provate a seguire i consigli di Laura leggendo questo post “Dolori mestruali: una soluzione naturale” o a prepararvi un
DECOTTO di ZENZERO al 3% :
fate bollire 3 gr di rizoma fresco per ogni 100 ml di acqua per 10 minuti e bevetene 1 tazza 3 volte al giorno
è un analgesico e un antinfiammatorio molto potente, un vero toccasana! Provate per credere!
Importate da sapere è la sua incompatibilità con i farmaci anticoagulanti!
Samantha
3 aprile 2017 at 23:32
Grazie per l’articolo Samantha, in effetti anche io avevo un po’ di confusione, poi l’estate scorsa a seguito di una fastidiosissima bronchite la gentile dottoressa della guardia medica mi ha spiegato ciò che hai giustamente puntualizzato tu.
Fortunatamente non devo ricorrere spesso ai farmaci ma mi chiedevo una cosa: se non fosse disponibile l’ibuprofene in caso di forte mal di testa, può andar bene assumere comunque la tachipirina se si ha a disposizione solo quella?
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4 aprile 2017 at 22:33
Ciao Luca, grazie a te per aver portato la tua testimonianza! Se hai solo tachipirina va benissimo, magari invece di assumere 500 mg ogni 4/6 ore ne assumi 1000mg infatti la quantità (e la frequenza di assunzione ) varia in base alla gravità dei sintomi. Tieni presente che esiste una dose minima efficace ( la più piccola quantità di farmaco capace di produrre un’azione terapeutica ) ed una dose massima efficace ( la massima quantità di farmaco che si può assumere senza che causi intossicazione e nel caso del paracetamolo il limite è 4gr al giorno) . ciao Samantha
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4 aprile 2017 at 19:33
io son allergica all’ibuprofene e quindi sono costretta a prendere la tachipirina per tutto……e devo essere sincera a volte per i dolori mestruali la prendo in tempi piuttosto ravvicinati…….Comunque avete ragione, l’ibuprofene è abbastanza “pericoloso” e si dovrebbe assumere in dosi minime……
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4 aprile 2017 at 19:47
Purtroppo i dolori mestruali sono davvero fastidiosi e talvolta invalidanti specialmente se dobbiamo svolgere determinati lavori. Io ho provato lo zenzero e devo dire che effettivamente li smorza parecchio. Laura
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4 aprile 2017 at 19:53
Mi piacerebbe provare ma i miei dolori sono parecchio invalidanti; se non sono presi in tempi l’unica soluzione è l’endovena con qualche medicinale al quale non sono allergica…..quindi non posso assolutamente rischiare provando rimedi non sicuri per me….comunque prendere il magnesio puro per una decina di giorni prima del ciclo aiuta….ma una grande mano la da il medicinale…..
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4 aprile 2017 at 19:56
Beh allora ti capisco e fai bene. Ho raccolto molte esperienze positive con il magnesio. Laura
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4 aprile 2017 at 21:53
Purtroppo lo zenzero nel tuo caso è un po’ blando come analgesico! Sicuramente meno medicinali di sintesi si assumono e meglio è per gli effetti collaterali che potrebbero causare ad alte dosi. Per quel che riguarda i tuoi dolori invalidanti, hai mai fatto indagini ginecologiche approfondite per escludere un’eventuale endometriosi? Samantha
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5 aprile 2017 at 17:28
Da farmacista? Nessuno dei due!
Scherzi a parte, la lotta fra confusione, dubbie letture sul web ed esempi di effetto Dunning-Kruger è quotidiana.
Si tratta sempre di farmaci con effetti collaterali ben precisi e molto gravi, non solo in situazioni cliniche particolari (vedi allergie, assunzione concomitante di altri farmaci), ma anche in caso di abuso, specialmente per il paracetamolo, che sì, si può prendere a stomaco vuoto, non interagisce con altri farmaci ecc…ma è estremamente dannoso per il fegato anche per quantitativi relativamente bassi. Per cui attenzione!
Buono lo zenzero, in casa non manca mai! Oltre che come antidolorifico è fantastico come digestivo ed in caso di nausea. 😉
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5 aprile 2017 at 17:32
Infatti è proprio così ogni farmaco ha i suoi effetti collaterali sempre! Spesso si sottovalutano e spesso sono i primi i medici a prescriverli con troppa leggerezza. Laura
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5 aprile 2017 at 21:48
Anch’io se posso non assumo nessuno dei 2 Stefy, ma in alcuni casi non se ne può fare a meno purtroppo! La cosa importante, a mio parere, è conoscere proprietà ed effetti collaterali di comuni farmaci da banco che spesso vengono usati a sproposito facendosi autodiagnosi senza chiedere un consulto medico, e che, come dici tu, possono essere dannosi anche a basse dosi ! Ricordiamoci però che anche le sostanza cosiddette “naturali” hanno effetti collaterali perchè comunque sono droghe e la dose è importante! Ciao Stefy, grazie per il tuo commento
Samantha
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7 aprile 2017 at 13:03
Ciao, ti ho nominata per il Liebster Award.
Questo è il post con le informazioni e i link:
https://sophiecognac.wordpress.com/2017/04/07/liebster-award-2017-cookingbeauty/
Il Liebster Award è una opportunità per acquisire maggiore visibilità in rete.
Buona giornata,
Romina
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7 aprile 2017 at 13:29
Grazie!
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