Tra tutte le noci la più coltivata in assoluto è quella di cocco che è il frutto di una pianta, la palma da cocco (Cocus nucifera). La coltivazione di questa palma è concentrata nelle zone tropicali e subtropicali.
Dal frutto si ricavano il latte, l’olio e la polpa. L’olio di cocco è un ingrediente molto utilizzato in cucina in quanto risulta particolarmente stabile grazie al suo alto contenuto di grassi saturi a catena media. Risulta meno dannoso rispetto agli oli costituiti da acidi grassi saturi a catena lunga come quelli dell’olio di palma ma resta comunque difficile da digerire specialmente se il frutto è molto stagionato. Meglio sicuramente preferire olio d’oliva extravergine o altri oli di semi.
A livello qualitativo è sicuramente da preferire la noce di cocco fresca che possiamo trovare nei paesi di produzione perché quella importata è troppo vecchia e gli zuccheri risultano trasformati in grassi saturi e solidi che complicano il processo digestivo.
Pensate che la polpa fresca di una noce matura contiene più del 50% di acqua e circa il 35% di olio di cocco, il 10%di di carboidrati e il 3,5% di proteine. La polpa secca ha circa 900 calorie per tazza e quella fresca circa 500. Il latte di cocco invece si aggira sulle 600 calorie per tazza.
Le proteine di cocco sono di qualità inferiore rispetto a quelle delle altre noci perché mancano all’appello due degli aminoacidi essenziali, la metionina e la lisina.
Cercate di evitare il cocco già pulito in vaschette poiché trattato con glicole propilenico. Piuttosto divertitevi ad aprire voi stessi la noce di cocco armati di cacciavite e martello. Con il cacciavite praticate dei fori in corrispondenza dei piccoli avvallamenti circolari presenti sulla noce. Si bucheranno facilmente e potrete estrarre il latte di cocco. Una volta estratto tutto il liquido, con il martello, aprite la noce per poter staccare la parte bianca e finalmente mangiarla!
L’olio di cocco è anche un ingrediente per le preparazioni cosmetiche. È molto apprezzato per la produzione di sapone perché origina una schiuma ricca e persistente.
Possiamo divertirci ad utilizzarlo nei cosmetici fatti in casa come burri per il corpo, per le labbra, oli da massaggio ecc
A tal proposito colgo l’occasione per condividere con voi una ricetta facilissima da realizzare per ottenere un golosissimo burro per il corpo che è perfetto anche come idea regalo dell’ultimo minuto.
Conservate un bel vasetto di vetro riciclato con la bocca larga, lavatelo accuratamente e asciugatelo.
Procuratevi i seguenti ingredienti:
- 60 grammi di olio di mandorle dolci o di girasole
- 50 grammi di olio di cocco
- 40 grammi di burro di cacao
- 5 grammi di cacao senza zucchero
- 5 grammi di amido (riso o frumento)
- Aroma per dolci oleoso (vaniglia o arancio) quanto basta
Mettete in una ciotola capiente di vetro o metallo l’olio di cocco e il burro di cacao e sciogliete tutto a bagnomaria. Una volta sciolti togliete dal bagnomaria e aggiungete gli altri ingredienti e mescolate con un cucchiaio. Mettete in frigorifero e lasciate riposare sino a quando il composto non risulta quasi solido. Contate che ci vorranno circa 3/4 d’ora o anche 1 ora, dipende dal frigo.
A questo punto lavorate il tutto con delle fruste elettriche sino ad ottenere un composto spumoso e ben montato.
Trasferite a questo punto il burro montato nel contenitore di vetro precedentemente preparato e fate solidificare in frigo.
Dopo che si sarà raffreddato per bene potete tenerlo anche sempre fuori dal frigo, specialmente in inverno.
Sentirete che profumo buonissimo, vi verrà voglia di mangiarlo!
Potrete usarlo tutte le volte che ne sentirete il bisogno ma è perfetto da usare sulla pelle umida dopo la doccia. Ne basterà pochissimo e vedrete che si assorbirà completamente e dopo pochi minuti avrete la pelle morbidissima e non unta.
Vi consiglio però di non vestirvi di bianco almeno sino a quando non sarà perfettamente assorbito perché il cacao colora leggermente. Se questo aspetto vi infastidisce potete non mettere il cacao.
Voi quindi preferite il cocco da spalmare o da mangiare?
Per schiarirvi le idee e per levigare la vostra pelle vi propongo un giro nella vulcanica cucina-laboratorio di Cookingbeauty per scoprire come la sua ideatrice ha deciso di interpretare il cocco. Ha promesso di portarci a Miami… All’interno del suo post troverete un altro Link che vi porterà a scoprire un’altra idea di utilizzazione del cocco. Sarà un cosmetico o una pietanza? Chissà…
Laura Faedda
18 febbraio 2018 at 13:06
Oggi il profumo di cocco sarà il protagonista della giornata!
Bello il tuo burro corpo, provo a farlo quanto prima: l’alta percentuale di burro di cacao rende sicuramente il tocco più asciutto e il prodotto più idratante.
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18 febbraio 2018 at 17:53
Sarebbe un onore per me se tu provassi questa ricetta facile facile, il suo profumo ti conquisterà ma stai attenta, è peggio di un filtro d’amore!
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18 febbraio 2018 at 18:58
Certo che la provo! E ti dirò di più, mi sembra anche adatta da usare sui capelli (con quelle cose buone che ci hai messo), come impacco o un pizzico sulle punte e sulle lunghezze, dopo averli lavati (magari in estate).
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18 febbraio 2018 at 19:37
Ecco, per questo confido nella tua esperienza. Certo sarebbe proprio interessante!
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18 febbraio 2018 at 20:25
Ti terrò informata 😊 E se nel frattempo lo provi tu sui capelli fammi sapere
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18 febbraio 2018 at 13:38
Amo da impazzire i burri montati e questo mi sembra veramente… #coccoLoso : )
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18 febbraio 2018 at 17:54
Io li ho scoperti da pochissimo, sono facili e veloci da preparare e il risultato è pazzesco 😉
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18 febbraio 2018 at 19:33
Che bello cremoso, immagino anche il profumo golosissimo. Se ci fosse un un primo posto riservato al prodotto più coccoloso sarebbe il tuo 🙂
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18 febbraio 2018 at 19:43
Il profumo è davvero invitante per quanto riguarda le coccole. Piace a chi ci circonda insomma 😉 Per quanto riguarda il podio, mi piacerebbe davvero salire sul gradino più alto con la motivazione “coccole” ma ci sarebbero altre categorie da premiare in questa staffetta cocco. La tua sarebbe l’audacia perché l’accostamento che hai creato è proprio interessante.
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