Se non avete letto le precedenti parti sull’argento potete farlo cliccando sulla Parte 1 e sulla Parte 2.

In questa parte andremo a scoprire alcune delle possibili applicazioni e caratteristiche dell’argento come “l’effetto zombie”. Sì, avete letto bene! Forse questo genere di curiosità intriga solo pochi appassionati come me ma se siete tra questi, apprezzerete gli “zombie” che svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro gli agenti infettivi. Curiosi? Non vi resta che continuare a leggere.

INFEZIONI DEL TRATTO RESPIRATORIO SUPERIORE

L’argento colloidale o il nanoargento a causa delle sue proprietà antimicrobiche ad ampio spettro potrebbe avere del potenziale per curare una varietà di infezioni del tratto respiratorio superiore in modo efficace. Alcune di queste infezioni comprendono la polmonite, la bronchite, la fibrosi cistica, la malattia polmonare ostruttiva cronica, l’asma, le allergie e altre malattie polmonari.

Il trattamento consiste nell’atomizzare l’argento con un nebulizzatore o spray nasale. Sebbene questo trattamento sembri essere molto promettente, il suo uso completo è limitato fino a quando non si dimostrerà con studi clinici la sicurezza di inalare minuscole particelle d’argento nei polmoni a lungo termine.

Fino ad ora non sono stati condotti studi sull’inalazione di argento colloidale in soggetti umani.

Recenti studi sul l’esposizione umana per uso orale hanno dimostrato che una somministrazione orale di 14 giorni di un prodotto commerciale colloidale in argento non ha prodotto alcun effetto tossico osservabile clinicamente importante. Non sono stati rilevati cambiamenti morfologici nei polmoni, nel cuore o negli organi addominali. Non sono stati rilevati cambiamenti significativi nella produzione di citochine proinfiammatorie o ROS polmonare.

Inoltre il nanoargento potrebbe avere potenziali applicazioni nel trattamento della tubercolosi causata da Mycobacterium tubercolosis.

L’argento può essere utilizzato in dispositivi respiratori come ventilatori, inalatori e macchine a pressione positiva continua per impedire la crescita di microrganismi nel serbatoio dell’acqua e negli apparati respiratori. L’argento agisce da disinfettante e aiuta a mantenere puliti i dispositivi dall’accumulo di microbi e dal biofilm. L’argento utilizzato in questo modo aiuta a prevenire le infezioni croniche del tratto respiratorio superiore associate all’uso di tali dispositivi.

EFFETTO ANTIBATTERICO DEGLI ZOMBIE

Al fine di prevenire la ricolonizzazione e la proliferazione batterica è altamente auspicabile che un agente antimicrobico abbia efficacia a lungo termine. Uno dei sistemi più efficaci per prolungare l’attività antimicrobica è l’incorporazione di agenti antimicrobici in sistemi a rilascio prolungato che ne consentono l’uso continuo.

È stato scoperto che quando le cellule di Pseudomonas aeruginosa vengono uccise dall’argento, i batteri morti agiscono come depositi-spugne che attraggono e assorbono minuscole particelle d’argento dall’ambiente circostante rilasciandolo poi lentamente e uccidendo quindi altre cellule vicine in una reazione a catena che continua fino a quando tutte le cellule batteriche vengono uccise. Questo viene definito come effetto zombie.

MALATTIE GASTROINTESTINALI

In uno studio clinico è stato utilizzato ossido di argento colloidale per il trattamento dell’ulcera peptica ottenendo la guarigione entro 6 settimane di 87 su un totale di 88 pazienti.

Gli studi eseguiti sulle intossicazioni alimentari hanno mostrato come l’argento colloidale mostri un’attività antimicrobica superiore rispetto ad altri antibiotici nei confronti di Salmonella typi e Escherichia coli. Inoltre, è stato osservato anche che le nanoparticelle di argento inibiscono le citochine e questo effetto benefico potrebbe essere ultile per trattare malattie immunologiche e infiammatorie come il morbo di Crohn.

Il Lactobacillus fermentum impregnato di nanoparticelle di argento si è dimostrato efficace contro il rotavirus e il norovirus che causano intossicazioni alimentari con vomito.

La decisione di impregnare il batterio è stata presa per ovviare alle preoccupazioni che particelle tanto piccole di argento possano nuocere all’organismo umano. In questo modo il batterio, anche se muore a causa dell’argento resterà sempre legato al batterio e il complesso batterio + argento è molto più grande del solo argento quindi meno preoccupante.

Le soluzioni di batteri e argento potrebbero essere usate in diversi modi come per esempio per fare degli spray nasali, filtri per l’acqua ecc.

COMPOSTI A BASE DI ARGENTO

Diversi studi si stanno concentrando per sviluppare nanocomposti contenenti argento. Al fine di utilizzare nanoargento senza effetti dannosi, l’obiettivo principale è ridurre la dose totale di argento e migliorare la sua biocompatibilita. Inoltre il rilascio successivo di nanoparticelle libere nell’ambiente può causare effetti imprevedibili sull’ecosistema e sulla salute umana. Per superare tali difficoltà si propone che le nanoparticelle di argento siano incorporate in varie matrici come polimeri, zeoliti, ceramiche, vetri ecc

Per oggi ci fermiamo ma, se vorrete sapere altre curiosità sugli studi che sono stati fatti sino ad ora sulle possibili applicazioni dell’argento, vi rimando al prossimo appuntamento e vi ricordo che le informazioni che ho selezionato derivano dal Journal of Applied Microbiology (Volume 123, numero 5) e in particolare da una review di K. Naik e M.Kowshik.

Laura Faedda

Fonte della foto: https://pin.it/oouatinekwuwzy