Nel salotto virtuale di 2 scienziate per amiche si tratta spesso dell’importanza della qualità degli alimenti. Ma in pratica, cosa, e soprattutto quanto si dovrebbe mangiare?
Ecco i segreti per mantenerci in splendida forma!
I Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN), raccomandano:
–PROTEINE: per adulti di età compresa tra i 18 e i 59 anni = 0,9 g per kg di peso corporeo.
Negli adulti in salute si può arrivare anche a 1,2-1,8 g di proteine per kg di peso corporeo.
Per praticità considerate che 20 g di proteine sono contenute in 4 uova, 600 ml di latte vaccino, circa in 100 grammi di carne o pesce, 60 g di formaggio, in 300 g di legumi cotti, 200 g di pasta (pesata cruda) o in 220 g di pane.
– CARBOIDRATI: devono fornire il 45-60% dell’energia che giornalmente assumiamo dai cibi. Una persona che pratica attività sportiva a bassa intensità ha bisogno di 3-5 g di carboidrati ogni kg di peso corporeo e dovrebbe prediligere fonti alimentari ricche di amido e a basso indice glicemico.
Per esempio 100 g di pasta cruda contengono 60 g di carboidrati sotto forma di amido.
Gli zuccheri (es. dolci e bevande zuccherate) andrebbero ridotti il più possibile.
– FIBRA: 25 g al giorno privilegiando quella naturalmente presente nei cereali e derivati integrali, legumi, frutta e verdura.
L’indice glicemico (IG) classifica gli alimenti in base alla loro influenza sulla glicemia post-prandiale. Ad esempio, il glucosio ha IG 100, la pasta, il riso e il pane bianchi e le patate hanno IG 70.
Al posto dell’IG però è meglio utilizzare il carico glicemico che tiene conto, oltre che dell’IG, anche della quantità di carboidrati consumati.
– LIPIDI devono coprire, negli adulti, il 20-35% dell’energia totale della dieta. Tra questi, gli acidi grassi saturi non devono superare il 10% dell’energia totale. Il colesterolo invece deve rimanere sotto ai 300 mg/giorno.
I grassi polinsaturi devono stare sui 5-10%.
10-15% grassi monoinsaturi (es. Olio EVO).
È consigliabile consumare almeno 2 porzioni di pesce alla settimana (sgombri, alici, sardine e salmone), semi oleosi per il loro contenuto di grassi insaturi essenziali, proteine, vitamine, minerali, fibra e sostanze antiossidanti.
Una dieta ottimale richiede il consumo giornaliero di:
– ortaggi e frutta (almeno 5 porzioni)
– cereali e derivati integrali
– olio EVO
– latticini a basso tenore di grassi
– erbe aromatiche e spezie
– semi oleosi
– 1 litro e 1/2 di acqua
– 1 o 2 bicchieri di vino ai pasti (se gradito)
– durante la settimana pesce da alternare con carni bianche, uova, legumi e pochissima carne rossa o salumi
– dolci non più di 2 porzioni a settimana
– attività fisica regolare
– riposo adeguato
– utilizzo di prodotti stagionali, a filiera corta e possibilmente biologici.
Insomma, la vecchia dieta mediterranea risulta perfetta.
State alla larga però dalle manie moderne che spingono a consumare cibi scadenti offerti a prezzi imbattibili, preparati velocemente con molti grassi aggiunti per risultare invitanti.
Ricordate che una buona materia prima non ha bisogno di preparazioni elaborate o troppi condimenti. Qualità e semplicità in questo caso vanno a braccetto.
3 novembre 2018 at 17:33
Grazie!
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