A lavar la faccia all’asino si perde l’acqua e il sapone.
Non sia mai, specialmente se il sapone è stato fatto in casa!
È successo così, volevo un sapone semplice, senza profumo, fatto con pochi ingredienti e senza fronzoli e mi sono decisa. Ho iniziato a saponificare.
Ho iniziato studiando perché maneggiare la soda caustica mi faceva un po’ paura.
Il passo successivo è stato quello di azzardare le prime formulazioni studiate da me.
Il mio primo sapone è stato un sapone da bucato, un classico sapone di Marsiglia con una ricetta presa da un libro che mi è servito per iniziare. È stato utile per familiarizzare con il metodo.
Ho procurato tutto il materiale necessario per lavorare in sicurezza e ho aspettato il momento giusto per chiudermi in cucina da sola e cercare di fare tutto a regola d’arte.
Devo dire che il rigore che adotto ogni giorno sul lavoro mi ha aiutata a non rovinare mobili e utensili e a non fare del male agli altri abitanti della mia casa.
Se anche voi siete tentati di iniziare a saponificare potete scegliere due strade:
1) vi fidate delle ricette altrui e seguite pedissequamente le istruzioni
2) vi mettete a studiare e provate le vostre formulazioni
Per entrambe le strade però dovrete osservare rigorosamente le misure di sicurezza perché maneggiare la soda caustica è pericoloso.
Con i miei post sul sapone condividerò con voi le mie formulazioni preferite senza addentrarmi in tutto il percorso di studio e lascerò a fonti più autorevoli il compito di guidarvi se vorrete intraprendere la strada che ho percorso anche io.
Tenete presente che per iniziare a saponificare bisogna armarsi di pazienza e non avere fretta. Io ho iniziato ad approcciare il mondo della saponificazione circa un anno fa e mi sono decisa soltanto ora a scrivere il mio primo post.
In tutto questo tempo ho usato e riusato tutti i miei saponi e poi li ho anche regalati a tante persone. Ebbene sì, ho fatto delle prove in “vivo” senza autorizzazione!
Tranquilli, è andato tutto bene, ho solo reso il mondo più pulito. Scherzo ovviamente!
Se siete tentati di provare vi lascio una lista di cose che dovrete procurarvi.
- Volantini del supermercato (tanti) o altro tipo di carta di qualsiasi tipo. Vi servirà per proteggere le superfici della vostra casa.
- Mascherina e occhiali protettivi
- Guanti di gomma per le faccende domestiche
- Indumenti con maniche lunghe
- Bilancia di precisione (al grammo)
- Pentola di acciaio inox (dimensione media)
- Mestolo di legno con il manico lungo da dedicare solamente alla saponificazione
- Caraffa in pirex o altro recipiente resistente al calore possibilmente munita di beccuccio
- Termometro da cucina digitale
- Stampi in silicone tipo da muffin oppure uno stampo unico in silicone tipo quelli da plumcake
- Leccapentole di plastica
- Acqua distillata (una bottiglia).
- Soda caustica in scaglie o perle. Con una bottiglia potrete fare più saponi.
- Una bottiglia di olio di oliva (quello più economico che trovate)
- Olio di ricino (una piccola bottiglia da circa 100 ml)
- Olio di cocco (circa 500 ml)
- Spezie a piacere (circa un cucchiaio da minestra di curcuma o paprika)
- Frullatore ad immersione. Se farete saponi profumati e lo strumento è di plastica considerate che potrebbe assorbire gli odori. In questo caso dovrete dedicarlo solo alla saponificazione.
- Carta usa e getta o stracci
- Olio essenziale a piacere (minimo 10 ml) solo se volete un sapone profumato. Mai provato il Lemongrass?
19 gennaio 2019 at 12:55
Grazie. Non ci ho mai pensato, ma chissà
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23 gennaio 2019 at 18:27
Se deciderai di provare facci sapere!
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