C’era una volta…il latte, ma com’era il latte di una volta? Beh io non me lo potrei ricordare visto che ho sempre bevuto latte industriale. Forse lo potremmo chiedere almeno ai nati negli anni ‘50 oppure a quei pochi fortunati che hanno gli animali che pascolano davvero e che possono bere il latte appena munto.

Però, non preoccupatevi, indovinate chi ha pensato di farvi rivivere o scoprire antichi ricordi? La grande industria ovviamente!

Sarete lieti di sapere che Granarolo e Parmalat hanno inventato un nuovo prodotto che serve soltanto a farvi pagare di più il latte.

Una bella confezione, la comunicazione giusta e il gioco è fatto!

Parmalat ha deciso di offrirvi un latte fresco NON OMOGENEIZZATO in modo che si verifichi l’affioramento della panna apprezzabile grazie alla trasparenza della confezione. Inutile dire che prima dell’utilizzo l’azienda stessa consigli di miscelare il latte per diffondere uniformemente il grasso. Quindi a cosa serve venderlo non omogeneizzato? A niente!

Per chi non lo sapesse, il latte che troviamo in commercio è sempre omogeneizzato. Questo significa che, grazie ad un procedimento meccanico, i globuli di grasso vengono rotti e il loro contenuto viene disperso nel latte in modo che il grasso (crema o panna) non affiori.

Granarolo invece offre un latte alto pastorizzato (quello che dura più giorni) NON NORMALIZZATO. In questo caso il titolo di grasso può variare nel tempo in base alla stagione e alla gestione delle bovine.

Sempre per chi non lo sapesse, quasi tutto il latte in commercio ha una quantità di grasso ben precisa in base alla tipologia di prodotto. Se avete voglia di approfondire un pochino potete leggere cosa ho scritto nel post “A tutto latte”

In definitiva, questo tipo di prodotto, a parer mio, non si distingue dagli altri per chissà quali caratteristiche particolari. Non vale assolutamente la pena spendere di più per una vaga illusione di bere qualcosa di diverso.

Granarolo scrive che ha selezionato appositamente delle bovine che conservano il patrimonio genetico di un tempo…

Se siete curiosi di sapere che sapore ha questa selezione genetica vi invito a provare ma sono curiosa di sapere le vostre impressioni.

Ognuno ha i suoi gusti ed è vero che il latte, seppur industriale, non è tutto uguale e tra una marca e l’altra c’è differenza ma è giusto decidere, a questo punto, in base al gusto e alla fiducia che si ripone in quell’azienda ma non facciamoci fregare dalle strategie commerciali.

Buon latte “di una volta” a tutti!

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