È inutile nasconderlo, per mangiare bene bisogna dedicare più tempo alla cucina.
Quando si lavora tutto il giorno e, come me, non si pranza nemmeno a casa diventa difficile conciliare il tutto.
Mangiare molta verdura richiede molto lavoro dietro le quinte ed è necessario anche sapersi organizzare bene perché la verdura fresca è deperibile e non si può pensare di fare grandi scorte.
Io ho deciso di fare degli investimenti che mi facilitano il lavoro e, a distanza di qualche anno, sono contenta delle mie scelte!
Devo confessarvi che ho sempre avuto la passione per gli elettrodomestici che ti semplificano la vita e il sentirli lavorare per me è un gran sollievo.
Il grande vantaggio delle autoproduzioni non è tanto economico ma qualitativo.
Possiamo infatti scegliere con cura le materie prime e in effetti, facendo la spesa, il contenuto del carrello cambia. Molte meno confezioni di cibo pronto e tante materie prime come farina, uova, zucchero, verdura e frutta fresca ecc
Realizzare una pietanza dopo aver scelto con cura tutti gli ingredienti da molta soddisfazione. Se poi scegliamo ingredienti a km zero è ancora meglio. Su quel cibo che abbiamo preparato potremo raccontare un molte cose.
Conoscere chi coltiva per noi la verdura o chi alleva le galline che producono per noi le uova o conoscere i campi da dove arriva la farina e conoscerne il processo produttivo significa amare la cucina e non mangiare e basta. Ci si porta dietro un bagaglio culturale senza limiti.
Avere una certa cultura di cibo ci permette di fare delle scelte migliori anche per quanto riguarda il cibo confezionato.
In questo caso la regola da osservare è comprare soltanto alimenti costituiti da ingredienti che conosciamo e che possiamo avere nella nostra cucina.
Mi riferisco ai cibi con la cosiddetta “etichetta pulita”.
Infatti, per capire veramente com’e fatto l’alimento che vogliamo comprare dobbiamo cercare la dicitura “ingredienti” che solitamente si trova sul retro delle confezioni in caratteri piccolissimi.
Ecco, quella è l’informazione più importante di tutte.
Gli ingredienti sono riportati in ordine di quantità che è decrescente e gli allergeni sono ben evidenziati.
Ma di etichettatura scriverò prossimamente segnalandovi alcuni dei miei prodotti preferiti come esempio di buona formulazione.
Tornando alle autoproduzioni e limitandomi alla cucina, vi illustrerò i miei elettrodomestici preferiti.
In questo caso dovrò per forza fare pubblicità gratuita ma ne vale la pena.
Recentemente ho acquistato la macchina del pane della Kenwood che mi permette senza alcuna fatica di preparare delle ottime torte dolci e dell’ottimo pane.
Il vantaggio di questa macchina è che bisogna solo inserire gli ingredienti e poi fa tutto da sola, dall’impasto alla cottura e si può anche programmare. Il tutto risparmiando energia elettrica rispetto al forno tradizionale e riscaldando di meno l’ambiente della cucina.
Per la colazione preparo sempre una torta dolce e la mia ricetta base è la torta allo yogurt “7vasetti” che non prevede nemmeno l’uso della bilancia e si può personalizzare in mille modi ottenendo ogni volta una torta diversa. In dieci minuti ho preparato tutto e poi la macchina fa tutto il resto. Al termine della cottura dovrò lavare solamente il cestello e il gioco è fatto.
Per il pane funziona allo stesso modo e in questo caso posso anche programmarla all’ora che voglio. Vi assicuro che riesco a fare un ottimo pane 100% integrale con farina biologica macinata a pietra naturale e lievito madre, profumatissimo e croccante!
Lo yogurt è rigorosamente autoprodotto con una semplice yogurtiera. Con la scelta del latte giusto riesco a produrre uno yogurt molto compatto e gustoso.
Con la macchina del pane si può realizzare anche l’impasto per la pizza (compresa la fase di lievitazione) e le marmellate.
L’altro alleato in cucina è un vero e proprio investimento economico, mi riferisco al Kenwood cooking chef major che mi permette di fare davvero di tutto. La grande soddisfazione sono le preparazioni lunghe come il torrone, la panissa ligure, la polenta ma anche i risotti, il gelato, i biscotti, la pasta fresca e mille altre cose. Sono davvero infinite le preparazioni che si possono fare con questa macchina meravigliosa.
Non sono mai rimasta delusa e non c’è giorno che io non usi il mio adorato “Ken”.
Il problema è che quando si inizia a mangiare così bene, difficilmente si riesce a tornare indietro e si diventa esigenti in termini di cibo vero!
Altra grande comodità è il congelatore capiente che permette di fare scorta di quasi tutto. Io, ad esempio, compro la verdura a km zero una volta alla settimana quindi tutto quello che non riesco a consumare entro 2 o 3 giorni, lo lavo, lo taglio con il robot e poi congelo in modo da avere verdure pronte all’uso per quando vado di fretta.
Non so voi ma poter realizzare un intero pasto dall’antipasto al dolce comprando solo materie prime e con pochissima fatica e tempo, per me è una grande soddisfazione!
Laura Faedda
8 settembre 2017 at 7:16
Sono d’accordissimo con te su tutta la linea, in particolare che quando ci si abitua a mangiare bene, si diventa molto esigenti in termini di “vero cibo”!
Riguardo la macchina del pane, approfitto per chiederti un consiglio… Anch’io ne ho una in casa, e da quando è arrivata, non abbiamo più comperato pane, ma sempre autoprodotto! Tuttavia, mentre con farina bianca o “2” il pane viene ottimamente bene, quello 100% integrale tende a venire male, lievita meno e soprattutto…. Talvolta sviluppa muffa già in un paio di giorni! E’ imbarazzante dirlo, ma è la verità. Hai una ricetta speciale per il pane integrale?
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8 settembre 2017 at 7:22
La mia macchina per il pane ha un programma speciale per il pane integrale che è il più lungo di tutti. Impiega 4 ore e mezza e per questo la programmo in genere la notte per avere il pane caldo al risveglio. Per quanto riguarda la ricetta il segreto sta nell’usare il succo di limone e più acqua rispetto alle altre ricette. Ora sono di corsa ma appena trovo due minuti ti scrivo la ricetta nei commenti di questo post.
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8 settembre 2017 at 7:26
Grazie mille, aspetto allora!
Pensa che invece nella mia macchina il programma integrale dura di meno rispetto al programma pane francese che uso di solito… Beh, buona giornata per ora e grazie ancora! 🙂
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8 settembre 2017 at 18:23
Allora potresti provare così:
380 ml acqua in bottiglia
1 cucchiaio di succo di limone fresco
500 g di farina integrale
100 g di farina manitoba integrale (oppure non integrale)
2 cucchiai di latte in polvere
1 cucchiaio di zucchero
2,5 ml di olio EVO
12 g di sale (io lo sciolgo nell’acqua)
1 busta di pasta madre disidratata con lievito (Paneangeli)
Io metto nella ciotola prima tutti i liquidi e poi le polveri. Per ultimo metto il lievito in modo che non stia a contatto con il sale specialmente se ho intenzione di usare la programmazione.
La mia macchina del pane ha un programma libero che si può personalizzare. Se anche la tua ha questa possibilità ti possono essere utili queste informazioni per ottenere 1 kg di pane con la crosta scura:
30 minuti di preriscaldamento degli ingredienti
2 minuti di impasto
28 minuti di impasto
45 minuti di lievitazione
15 secondi di impasto
35 minuti di lievitazione
15 secondi di impasto
80 minuti di lievitazione
64 minuti di cottura
In totale impiega 4 ore e 44 minuti
Spero di esserti stata utile. In ogni caso fammi sapere.
Laura
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8 settembre 2017 at 22:33
Grazie mille! Il latte in polvere non l’ho mai visto in vendita.. Non sarà mica quello dei bambini?
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8 settembre 2017 at 22:43
Lo trovi anche non per bambini ad esempio a marchio “Ristora” ed è scremato. Quelli per bambini hanno integratori vari in base all’età e costano molto di più. Non è necessario. Il latte rende il pane morbido per più giorni, vedrai! Laura
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8 settembre 2017 at 22:45
Mai provato, la prossima volta al super guardo meglio e se lo trovo lo provo! 🙂 Grazie.
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9 settembre 2017 at 0:02
Io cerco di scegliere per bene le materie prime e di cucinare ciò che mangio. È quasi sempre un successo dato che quando cucino per me i gusti sono i miei ed il sapore finale è esattamente quello che cerco io.
Certo, le materie prime di qualità si pagano e spesso deteriorano anche in fretta, ma in quanto a gusto non c’è proprio paragone, e come dici tu con qualche accorgimento si riesce a conservare buona parte di ciò che avanza.
…E poi ho un riccio selvatico che viene sempre a salutarmi la sera in cerca di qualcosa da sgranocchiare, di sprecato qui c’è ben poco!
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9 settembre 2017 at 0:04
Ma che carino il riccio che si autoinvita! Sono contenta di trovare qualcuno che la pensa come me! Laura
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9 settembre 2017 at 1:31
Che brava, io cerco di preparare quello che è possibile, soprattutto in inverno, perché confesso che in estate ho meno voglia. Cerco di valutare quello che acquisto e dove posso compro sfuso, come ad esempio le farine, il riso. Non sono una grande amante degli aggeggini vari in cucina, ci vuole troppo spazio:( e dopo un’iniziale entusiasmo per la macchina del pane, l’ho spedita in cantina, preferisco il pane fatto da me. Farò altri esperimenti eheheh!
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9 settembre 2017 at 9:44
Nooo in cantina no poverina! Per me gli elettrodomestici fanno parte della famiglia 😂. Senza di loro non riuscirei a fare tutto quello che faccio. Mi ci vorrebbe una giornata di 50 ore! Laura
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9 settembre 2017 at 11:23
Beh non che non li usi, ma in alcuni casi sono ancora della serie “faccio più in fretta io che smontare e rimontare l’aggeggio”, si vede che sono vecchiarella eheheh!
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9 settembre 2017 at 11:26
Proprio per ovviare a questo io ho accuratamente scelto i più utili e sono riuscita a sistemarli “pronti all’uso”. In effetti, se non si fa così, hai ragione tu, passa la voglia. Laura
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