Non mi sono mai sentita in colpa di aver mangiato troppa frutta per paura che i suoi zuccheri potessero nuocere alla mia salute.

Fonte: https://pin.it/szddk53ebgjauz

La frutta contiene naturalmente fruttosio ma mangiare un frutto non è la stessa cosa che mangiare la quantità corrispondente di fruttosio puro che come sappiamo nuoce al fegato, crea problemi di ipertensione e ci fa aumentare di peso. D’altronde mangiare barbabietole non è la stessa cosa che ingurgitare la quantità di zucchero che da queste si estrae.

Questo succede anche con le vitamine. Le vitamine sotto forma di integratori non hanno lo stesso effetto benefico che avrebbe l’assunzione del cibo dal quale provengono.

Ma perché questo avviene? Sono stati condotti molti studi a riguardo ma le risposte non si sono trovate ancora tutte però un fatto importante resta, Madre Natura ha sempre ragione.

Nella frutta, oltre al fruttosio, ci sono le fibre, gli antiossidanti e fitonutrienti che non permettono al fruttosio di nuocerci.

Inoltre il potere saziante di un frutto non può reggere il confronto con un bicchiere di bibita zuccherata.

La bibita ricca di zuccheri aggiunti farà impennare la glicemia che determinerà una certa risposta insulinica ma dopo poco tempo si instaurerà una condizione di ipoglicemia e i livelli di zucchero saranno più bassi di quelli che si potrebbero misurare a digiuno. Il corpo percepirà un messaggio di pericolo e per non farci morire di fame rifornirà il sangue di grassi per fornirci la giusta energia. Questo meccanismo, a lungo andare, può provocare dei problemi come l’insulinoresistenza e un conseguente ed eccessivo accumulo di zuccheri nel sangue che causa svariati e pericolosi problemi.

Sostituire dello zucchero aggiunto con un frutto attenua il picco glicemico evitando gli inconvenienti di cui sopra e mantenendo più a lungo il senso di sazietà.

La bella notizia è che anche chi è affetto da diabete di tipo 2 non deve limitare il consumo di frutta. Dagli studi effettuati pare che non ci sia un limite da osservare nell’assunzione di frutta.

Consumare frutta durante i pasti principali può quindi aiutarci a gestire il picco glicemico provocato dagli altri alimenti consumati come ad esempio il pane.

I miei pasti sono composti principalmente da frutta e verdura e vi posso assicurare che questo regime alimentare da dipendenza anche se non so spiegarvi esattamente perché.

Sono sicura però che la mia fissazione con i dolci è sicuramente svanita. Mi piacciono ancora moltissimo ma mi limito a consumarli solo in certe occasioni senza particolari problemi.

Insomma non sembro più una drogata in preda a crisi di astinenza da zucchero.

Qualcuno di voi ha esperienze simili da condividere?

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